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“Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale vota no alla risoluzione di maggioranza che approva il Def 2017. I grandi nodi economici restano irrisolti anzi peggiorano la competitività italiana, come dimostra l’assenza di una politica industriale in grado di tutelare quella che una volta era una delle più grandi compagnie  aeree al mondo, l’Alitalia”.  È quanto ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli intervenendo in aula sulle dichiarazioni di voto.
“L’emergenza povertà –ha aggiunto Rampelli-  sulla quale l’Istat ha certificato con i dati  la crescita numerica degli indigenti, l’assenza di una riforma fiscale che contribuisca a rilanciare le imprese e l’occupazione, e a dare sollievo alle famiglie, sono i punti attorno ai quali si sta giocando l’autorevolezza e l’incisività di questo Def. A fronte di scarsezza di risorse in grado di agganciare la ripresa europea e internazionale, c’è invece un flusso di denaro pubblico vergognoso che viene investito sull’immigrazione: tra costi diretti (4mld all’anno) e costi indiretti (6mld all’anno), il Governo Gentiloni e la sua maggioranza stanziano ben 10miliardi annuali per il flusso di migranti che con il salvataggio nel Mediterraneo salpano in Italia per restarvi”.
“I risparmi dello Stato – ha osservato -si concentrano sulla sicurezza attraverso tagli alle questure, ai punti di  pronto soccorso, agli istituti penitenziari. Mentre a sostegno delle popolazioni falcidiate dal terremoto, sono stanziati appena 600milioni all’anno per la ricostruzione privata in un processo decisionale di lungaggini burocratiche che allontanano sempre più la ricostituzione del tessuto economico e culturale del Centro Italia”.
“Un’area vasta  il cui azzeramento produttivo – ha concluso – non è neppure valutato in termini di Prodotto Interno Lordo nell’attuale Def”.
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