“La direttiva Bolkenstein dev’esssere cambiata. Le leggi italiane di recepimento devono escludere gli ambulanti, i tassisti, le guide turistiche, i balneari, i pescatori. Se il Governo farà correttivi e aprirà una vertenza con Bruxelles lo sosterremo, perché la difesa del lavoro autonomo, delle imprese, degli investimenti fatti dagli italiani non ha colore politico. Secondo le attuali norme società straniere tedesche, le più economicamente ricche in Europa, potrebbero partecipare ad aste e gare e gestire le nostre coste, i nostri arenili, le nostre piazze, i nostri monumenti. Mentre le nostre guide turistiche certo non possono fare altrettanto visto che la cassaforte dei beni culturali è in Italia e non certo in Germania; così come i nostri balneari certo non avranno alcuna convenienza a gestire le fredde coste del mare del nord…Consapevolmente o meno, settori nevralgici del nostro sistema produttivo sono alla mercé di una concorrenza sleale, perché le infrastrutture per accedere alle località turistiche sono state realizzate con i soldi degli italiani, le strutture per il lavoro (furgoni, banchi, chioschi, stabilimenti, corsi abilitanti, licenze, mutui) sono sulle spalle degli italiani e dunque il processo di liberalizzazione imposto dall’Europa è asimmetrico, ingiusto, penalizzante per i nostri interessi. Gli imprenditori del mare si troveranno a fare i bagnini per conto di grandi aziende straniere, gli ambulanti faranno i commessi salariati della grande distribuzione, chiunque potrà arricchire il proprio paese vendendo al mercato i prodotti di qualità dell’agricoltura italiana, gestendo le più belle coste d’Europa o i monumenti più straordinari. Se governo e parlamento non recepiranno le richieste dei lavoratori di questi settori Fratelli d’Italia sosterrà il lavoro autonomo e libero, che dovrebbe essere premiato dallo Stato e non espropriato perché non ha costi e produce ricchezza”. È quanto ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia intervenendo alla manifestazione dei balneari davanti a Montecitorio e a quella degli ambulanti a p. Esedra.