“Proprio qualche giorno fa il Deputato polacco Janusz Korwin-Mikke è riuscito a scatenare il disgusto tra le colleghe nel Parlamento Europeo quando ha affermato che “le donne sono meno intelligenti degli uomini e per questo è giusto che siano pagate di meno”. La ricorrenza dell’8 marzo deve anche costituire l’occasione per riflettere su questi tabù, come quello di essere considerate “inferiori” all’uomo sul piano professionale e quello di non poter dedicare il giusto tempo al lavoro in quanto anche mogli e madri. E’ necessaria, pertanto, una battaglia legislativa celere e coraggiosa per colmare il gap salariale tra i sessi a parità di mansioni, per dare il giusto valore al ruolo femminile e trovare soluzioni che permettano alle donne di conciliare serenamente carriera e famiglia.
Il divario si colma solo garantendo contratti stabili e condizioni di lavoro sicure, e nello specifico operando su fattori come la segregazione occupazionale ed il sottoinquadramento. Non bisogna trascurare, poi, l’implementazione delle strutture sul territorio, il miglioramento dell’integrazione tra servizi pubblici e privati, l’adozione di misure economiche di sostegno al reddito e di agevolazioni fiscali perchè la maternità non rappresenti ancora un rischio concreto di fuoriuscita dal mercato del lavoro.
Concludo col dire che la parità è anche un principio culturale che deve porre le sue basi non sulla dialettica di genere, la separazione dei ruoli e la scissione sociale, ma deve ricondurre ad un principio di unità che riporti alla coesione umana e familiare; coesione che il movimento femminista ha spezzato in nome del contrasto al patriarcato ma che poi ha fatto degenerare nella totale disgregazione dell’istituto famiglia, vera base della società.
In questo le nuove femministe hanno ancora molto da imparare, per arrivare finalmente ad una vera comprensione del sé e dell’essere donna.”
Queste le dichiarazioni del Coordinatore Nazionale de Dipartimento tutela Vittime di FdI AN Cinzia Pellegrino nel presentare la campagna “La dignità non ha prezzo”, promossa per informare sullo stato del gender pay gap in Italia.