«Voglio esprimere vicinanza ai magistrati onorari, ancora una volta mortificati da questo Governo e dal ministro della Giustizia Orlando. La magistratura onoraria è protagonista di una percentuale altissima di processi che riguardano i reati che incidono sulla vita del cittadino: dai furti in abitazione alle truffe, dalle lesioni alle appropriazioni indebite. Senza i vice procuratori onorari e i magistrati onorari la Giustizia Italiana entrerebbe in crisi irreversibile. Incredibilmente il Governo continua a scaricare integralmente sui magistrati onorari i tagli della giustizia italiana. Forse perché la magistratura onoraria in questi anni ha non ha nascosto critiche in ordine agli svuota carceri e ai vari provvedimenti di depenalizzazione? O forse perché i magistrati onorari sono dei non garantiti e questa sinistra è abituata a difendere i privilegiati e a scaricare sui non garantiti tutti i costi dei tagli. Lo scellerato disegno del ministro Orlando è stato riaffermato sabato scorso al convegno di Magistratura Indipendente a Torino con toni inaccettabili. Il Ministro, con una grammatica allusiva degna di altre figure, ha paventato una precarizzazione ulteriore della magistratura onoraria, colpevole di essersi rivolta alla giustizia europea e di avere ottenuto ragione rispetto alle richieste di stabilizzazione al Governo Italiano. L’ulteriore precarizzazione della magistratura onoraria è la “sinistra” risposta del Ministro Orlando alla legittima richiesta di tutele previdenziali e assistenziali della magistratura onoraria. È moralmente inaccettabile e politicamente preoccupante che la “brutale vendetta” colpisca proprio i magistrati onorari che sono la prima e fondamentale risposta alla paralisi della giustizia italiana, rappresentando l’unico interlocutore per i cittadini che chiedono giustizia per i reati di criminalità comune. Precarizzare ulteriormente la magistratura onoraria significa scherzare con il fuoco perché equivale ad abbandonare i cittadini e disattendere le loro legittime richieste di sicurezza e giustizia».
È quanto dichiara il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.