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“Ha ragione il ministro Padoan: la procedura d’infrazione da parte della Commissione Europea per eccesso di debito sarebbe un grave danno di reputazione per l’Italia. Ma il danno non lo hanno creato le istituzioni europee, ma chi ha firmato una finanziaria tutta in deficit e per pagare a fondo perduto marchette elettorali aumentando la spesa pubblica senza alcuna copertura. Il dito e la luna, insomma…”.

È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale alla Camera dei Deputati, Fabio Rampelli.

“Che questa Unione Europea non ci piaccia – conclude Rampelli – è cosa nota. Ma in questo caso è necessario attribuire giuste responsabilità con i nomi e cognomi: Matteo Renzi con la sua demagogia finto-riformatrice ha saccheggiato i conti dello Stato senza neppure creare sviluppo del lavoro e  rilancio dell’economia reale”.

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