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IL CONSIGLIO SUPERIORE  SARÀ IL KOMINFORM RENZIANO. VELTRONI REGISTA, RUTELLI PRESIDENTE DI ANICA, PIÙ CHE UN FILM A LIETO FINE È UN HORROR. 
Sicuramente era una legge attesa da anni, ma proprio per questo si poteva fare di meglio .  È vero che un passo a favore delle produzioni , dei registi e finalmente anche degli autori è stato finalmente fatto: più fondi, automatici e selettivi, riconoscimento delle film commission che hanno il pregio di far conoscere angoli di Italia sconosciuti e meravigliosi e 6 tipi diversi di tax credit.
 
Ma a fronte di queste iniziative positive, tra cui  il riconoscimento della creatività autoriale come dato certo e da difendere, la legge nasconde una strategia precisa:  conquistare definitivamente anche il cinema , la televisione e la creatività nelle nuove tecnologie.  Franceschini lo fa creando una cabina di regia, il Consiglio superiore del Cinema apparentemente esterna e di tecnici, ma nominati quasi tutti dal Ministro, che diverrà il Kominform del cinema per la costruzione del pensiero unico renziano come già accaduto con la Rai. 
 
Fratelli d’Italia vigilerà perché nei decreti attuativi vengano definite le aliquote delle percentuali di finanziamento rimaste inespresse nella legge, a tutela soprattutto delle opere prime, degli autori e dei produttori indipendenti. 
 
Inquieta, infine, a completare la conquista del comparto la presenza di ex leader del Pd e del centrosinistra nell’ambito cinematografico. Veltroni fa il regista e ispira flop televisivi e, addirittura, Francesco Rutelli – senza il senso del limite e della decenza- si fa nominare Presidente lobbista dell’Anica. Più che un film a lieto fine sembra un horror. 
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