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“Episodi come questo dimostrano che l’immigrazione è solo un business per chi la favorisce e non accadrebbero se ci fossero maggiori controlli per i soggetti che svolgono attività di accoglienza immigrati. Anche in questo caso, come dimostra il testo del bando della Prefettura, non esisteva alcun obbligo di rendicontazione delle spese. L’unico adempimento per ottenere il denaro pubblico era quello di comunicare il numero delle persone accolte. Per questo l’approvazione della legge ‘Tagliabusiness’ promossa da Fratelli d’Italia è un’urgenza se vogliamo che finisca la speculazione e lo spreco di denaro sull’immigrazione”. Così il coordinatore dell’esecutivo nazionale di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli commenta la notizia della truffa su un bando della Prefettura da 9 milioni di euro contestata ad alcune società di Potenza che gestivano migranti in Basilicata, e che ha visto oggi l’arresto di una persona e il coinvolgimento di altre due.
 
“Purtroppo siamo a commentare l’ennesima inchiesta sull’accoglienza – sottolinea Donzelli – come abbiamo sottolineato più volte la legge favorisce nei fatti chi vuol gonfiare i numeri, come accaduto a Potenza. Tutto questo finirà soltanto quando verranno introdotte regole più stringenti nei confronti delle cooperative e di tutti gli altri soggetti che vedono l’immigrazione come un pozzo d’oro dentro cui tuffarsi. Non è accettabile che in un momento in cui gli anziani vivono con pensioni da fame, i malati non riescono a pagarsi le cure, la disoccupazione impedisce ai giovani di avere una casa, il governo lasci campo libero ai furbetti, consentendo a chi si occupa di immigrati di fare affari d’oro con i soldi pubblici. In situazioni di questo genere non possiamo stupirci quando i cittadini si ribellano all’arrivo degli immigrati – conclude Donzelli – se non si interverrà subito significherà essere complici di una truffa a danno degli italiani per favorire gli amici degli amici”.
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