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“La salvaguardia del sistema del credito non ha a che fare soltanto con l’economia, ma con i valori di indipendenza e sovranità che lo accompagnano. Sono valori insopprimibili e indisponibili ai governi che, per definizione, sono pro tempore.

Un estroverso presidente del Consiglio per rifarsi la verginità con la Merkel ha frettolosamente dato il via libera dell’Italia alla norma del bail-in nel 2015 scaricando su azionisti, obbligazionisti e perfino correntisti, i rischi del fallimento delle banche e del Monte Paschi Siena dovuto a scelte politiche e clientelari”.

È quanto ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli intervenendo in aula sull’informativa del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan sul Monte dei Paschi di Siena.

“Questa direttiva è palesemente incostituzionale perché viola l’art. 47 della sul valore del risparimio, l’articolo 3 perché crea disparità di trattamento tra azionisti e correntisti, l’art. 42 sulla tutela della proprietà privata che può essere espropriata ma solo con adeguato indennizzo e quando attengono a interessi generali. Quindi esiste solo una soluzione, liberare l’Italia dal ricatto europeo e darle la libertà di accedere al libero mercato per risanare e riformare il suo sistema bancario senza precludersi la possibilità dell’intervento pubblico”.

” Già questa possibilità, senza essere utilizzata,- ha concluso Rampelli- allontanerebbe quegli avvoltoi della speculazione che sono pronti a mangiarsi l’Italia”.
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