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“Sconcerto è l’unico sentimento che ci viene in mente a leggere i resoconti degli interventi del Sindaco Raggi nel suo esordio all’Argentina sul panorama culturale. Oltre all’assoluta genericità degli impegni è emerso dalle cronache il colloquio riservato con Sinibaldi e, a sorpresa Fuortes. L’ennesima capriola del sovrintendente all’Opera di Roma, rappresentante di una filiera che arriva direttamente al Ministro Franceschini. Se Raggi non dimostrerà il ‪#‎coraggio‬ di cui tanto si vantava in campagna elettorale cambiando la governance fallimentare all’Auditorium in perdita e all’Opera – snaturata nel suo scopo più profondo che è quello della promozione lirica italiana nel mondo e non di fare i concerti pop a Caracalla per falsare lo sbigliettamento – prevarrà solo lo #sconcerto. Gli elettori che in buona fede hanno votato raggi ritenendo che fosse alternativa al Pd ora si staranno ricredendo. Sul Valle, infine, abbiamo il rischio che a occuparsene sarà Montanari, lo stesso che garantiva gli occupanti, oggi inquisiti, e la delirante Fondazione Bene comune che pretendeva di impossessarsi di uno dei primi teatri pubblici con l’occupazione. Iniziamo malissimo. E se il Pd sarà complice per tutelare i rappresentanti culturali della giunta Marino, noi saremo implacabili”. È quanto dichiarano, in una nota congiunta, gli esponenti di Fdi-An, Fabrizio Ghera e Andrea De Priamo eletti all’Assemblea Capitolina e Federico Mollicone responsabile nazionale comunicazione e cultura Roma.

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