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Il gruppo consiliare in Regione Liguria è compatto nella battaglia per scongiurare la ratifica del trattato sottoscritto il 21 marzo 2015 che cederebbe alla Francia la ‘fossa dei gamberoni’ creando un notevole danno economico alle attività del comparto della pesca, oggi già in crisi, e all’indotto”. Matteo Rosso, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Liguria, presenterà un ordine del giorno nella prima seduta del consiglio regionale, mentre iniziativa analoga è già stata presentata anche in Comune a Sanremo dall’assessore e consigliere comunale  Gianni Berrino insieme al capogruppo nella Città dei Fiori Luca Lombardi.

 

“La cessione attuata in gran segreto da parte del governo Renzi di una porzione strategica del nostro mare, davanti alla costa ligure del ponente, è uno schiaffo al nostro territorio e alle tante imprese del comparto ittico locale già pesantemente colpite dalla crisi. Auspichiamo che la battaglia a difesa del nostro mare e nell’interesse di un settore strategico per la nostra economia e a difesa delle nostre tradizioni faccia rinsavire il ministro Gentiloni, sottoscrittore dell’accordo, e che il parlamento, non ancora interpellato in materia, sventi la paventata cessione del nostro mare, respingendo la ratifica dell’accordo che favorisce solo la Francia a danno esclusivo dei nostri pescatori”. Così intervengono Matteo Rosso, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Liguria, l’assessore regionale e consigliere del Comune di Sanremo Giovanni Berrino e il capogruppo di Fratelli d’Italia nella Città dei Fiori Luca Lombardi. Un ordine del giorno, che sarà presentato in Regione alla prima seduta utile di consiglio dal capogruppo Rosso, è stato già presentato anche dai consiglieri Berrino e Lombardi in Comune a Sanremo. “Rifiutiamo un accordo che, come ha già affermato anche il presidente Toti, è stato sottoscritto alla ‘chetichella’ e all’insaputa del territorio sia inaccettabile – dicono i consiglieri – un trattato che ridefinisce  i confini marittimi in senso smaccatamente favorevole alla Francia, alla quale vengono cedute ampie porzioni di mare italiano, tra cui un vasto tratto di acque antistanti il confine Italo-Francese di Ponte San Ludovico. Fatto ancor più grave è che il popolo italiano non sia stato informato della firma di questo trattato tanto che un  peschereccio sanremese è stato bloccato e addirittura sequestrato dalle stesse autorità francesi. Le zone cedute alla Francia insistono su  di un territorio marittimo chiamato  fossa del Cimitero dove è massicciamente presente il famoso gambero rosso di Sanremo, che nel 2008 ha ottenuto la Igp da parte dell’Unione Europea e che di recente è stato inserito nel piano delle Valorizzazioni delle attività agro alimentari e tradizioni locali acquisendo la De.C.O. Denominazione Comunale di Origine. Un genere di pescato molto pregiato alla base della cucina del Ponente Ligure e  dell’economia di molte famiglie di pescatori e ristoratori sanremesi che sfruttano questa risorsa creando un indotto notevole, in special modo nei mesi invernali, da dicembre a marzo. Difenderemo in ogni sede istituzionale il diritto sacrosanto dei nostri pescatori a poter continuare la propria attività che ha per altro indubbie e irrinunciabili ricadute sull’attrattività turistica del territorio ponentino”.

Genova, 16 febbraio 2016

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