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“Siamo vicini ai lavoratori di Saeco. Un’eccellenza italiana, in un settore in espansione, che rischia di vedere dimezzata la sua forza lavoro. Sette anni fa la Saeco veniva acquisita dalla multinazionale Philips. Poteva essere una occasione importante di crescita dell’azienda. Invece i lavoratori hanno dovuto subire chiusure, delocalizzazioni e cassa integrazione. Non di tratta di fare populismo, ma le Istituzioni, Regione in testa, hanno il dovere di dare delle risposte alle centinaia di famiglie che rischiano di passare il peggior Natale della loro vita. E bisogna inoltre porsi il problema, in termini più generali, di aziende spesso costrette a delocalizzare, con la scusa del costo del lavoro. Disinnescare quest’arma, senza per questo ricorrere ai soli ammortizzatori sociali e senza ridurre i diritti dei lavoratori. Infine occorre “costringere” la Saeco a presentare un serio piano industriale, a tutela della produzione residua e volta ad incrementarla, perché non è concepibile, dopo aver sfruttato gli ammortizzatori sociali, mettere a casa un numero così sproporzionato di lavoratori, a maggior ragione per una azienda di un settore tutt’altro che in crisi. Ne va della sopravvivenza stessa della montagna”.

Lo dichiara Fabrizio Nofori, portavoce provinciale di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale ​a ​Bologna​.​

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