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“Sono ovviamente colpito e molto rattristato dal solo fatto di dover rendere pubbliche giustificazioni sulla correttezza del mio operato che in quarant’anni di attività politica e professionale non è mai stato sfiorato da alcun sospetto di questo genere e che ha sempre messo l’onestà in cima ai requisiti necessari per l’impegno politico”.

Lo dichiara Ignazio La Russa, deputato di Fratelli d’Italia.

“Voglio prescindere – aggiunge La Russa – dal fatto che si trattava di una carta di credito accesa nel 2004, oltre dieci anni fa, alimentata non con rimborsi elettorali, ma con fondi di utilizzo assolutamente discrezionale e privi di obbligo di rendicontazione.  Quel che conta e che mi interessa precisare è che si trattava di una carta di credito affidata e gestita (in maniera correttissima) dagli uffici del gruppo per spese sempre riferite a persone dipendenti o direttamente collegate alla attività del gruppo stesso o ad altre uscite da sempre pacificamente di competenza di tutti i gruppi parlamentari”.

“Per le mie spese personali, invece, – prosegue il deputato – la mia segreteria ha sempre avuto la disponibilità di un fondo spese che alimentavo con soldi miei. A riprova basterà verificare che nessuna operazione nei sette anni di vita della carta (per un totale di Euro 38.000,00 che mediamente significa circa Euro 5.000,00 annui) è riferita alla mia persona. Ad esempio, nessun ristorante o spese personali di alcun genere. Al contrario, come con i precedenti capi gruppo, solo spese prevalentemente on line per necessità del gruppo, correttamente disposte dagli uffici utilizzando la carta in questione proprio per ragione di trasparenza.

Confidando nella giustizia, ​sono convinto che appena sarà possibile documentare tali circostanze, l’Autorità giudiziaria potrà prontamente procedere all’archiviazione”.

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