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“Dopo solo due anni dal ciclone Cleopatra che devastò la Sardegna, mi duole dover constatare che non è cambiato nulla, che l’esperienza non è servita.” Questa la dichiarazione di Tiziana Montinari, coordinatore Nazionale del Dipartimento Tutela Vittime di FDI-AN, dopo il violento nubifragio che ha colpito la Sardegna. “L’alluvione, che ieri ha rotto gli argini di fiumi e torrenti, ha anche riportato a galla i grandi problemi di Olbia, una città senza regole. Grazie ai 21 “piani di risanamento” susseguitisi in 40 anni, Olbia oggi raccoglie i frutti drammatici di questa edilizia selvaggia che, in quanto consapevolmente abusiva, si è pensato di sanare non con uno ma ben ventuno condoni, rimandando così soluzioni che sarebbe stato indispensabile attuare prima, per non doversi trovare oggi a recitare l’ennesima cronaca dell’ennesimo disastro annunciato. Abitazioni costruite negli alvei di fiumi e torrenti sono tuttora proprio lì, dove non dovrebbero trovarsi. E la natura impietosa ha fatto il suo corso, senza attendere i tempi biblici della burocrazia, senza aspettare che gli interventi di contrasto del dissesto idrogeologico previsti dopo il disastro del 2013 giungessero alla progettazione definitiva.” Sottolinea Cinzia Pellegrino, Responsabile Nazionale della Sezione Vittime dello Stato del Dipartimento: “Al dolore ed alla tristezza che oggi pervadono i cuori dei cittadini sardi, si associa un grande sentimento di rabbia nell’avere ancora una volta la conferma che lo Stato si è fatto beffa della loro salute e della loro sicurezza. Ben 80 milioni sono stati, infatti, spesi per il cosiddetto “ponte tappo”, una struttura sul Rio Siligheddu che con la sua edificazione a tre campate ha bloccato il naturale deflusso delle acque. Di contro, nel 2014 la Camera bocciò due emendamenti che stanziavano altri 90 milioni e davano la possibilità ai privati ed alle imprese degli 80 comuni colpiti dal nubifragio di ottenere prestiti a tasso zero e avere un rinvio sul pagamento dei tributi. Tra l’altro, gli emendamenti erano stati presentati dagli stessi Deputati del PD, ciò a conferma che Renzi e la sua maggioranza non hanno a cuore i problemi del Paese e si divertono a giocare con la pelle degli alluvionati.” “A due anni da quei tragici avvenimenti – conclude la Montinari – è urgente un intervento del Governo per dichiarare immediatamente lo stato di calamità per le zone colpite dall’alluvione e lo sblocco delle risorse finanziarie già destinate a quelle stesse zone dopo i fatti del 2013 ma purtroppo bloccate dal patto di stabilità. Sia restituita dignità alle comunità sarde messe in ginocchio dal maltempo, siano dati loro strumenti concreti per ricominciare perché le parole di vicinanza da sole non bastano.

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