“Questo provvedimento delega il Governo ad approvare decine di decreti delegati per riformare la pubblica amministrazione. Il tempo massimo previsto dalle diverse disposizioni per l’esercizio della delega è dodici mesi, in altri casi sei, e in un caso addirittura novanta giorni. Giova ricordare che questo esecutivo è in clamoroso ritardo con l’approvazione di diverse centinaia di decreti delegati e decreti attuativi che ancora aspettano di vedere la luce, alcuni, non pochi, addirittura dai tempi del Governo Monti”. È quanto ha dichiara il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Gaetano Nastri intervenendo in aula sul ddl Pubblica Amministrazione.
“In questo provvedimento – ha puntualizzato – non sono neppure chiari i principi e criteri direttivi delle deleghe. Per esempio: la contestatissima riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato. Nel testo non è esplicitato alcunché di certo; non si sa in base a quali criteri sarà riorganizzata; ancora peggio, non si sa se verrà assorbita o no e se questo non è un eccesso di delega…, e se verrà assorbita non si sa da chi!. Figuriamoci sapere a quali condizioni”.
“Come gruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale- ha aggiunto Nastri- prima ancora di contestare il merito di questa riforma contestiamo il metodo. E’ un’impresa assolutamente folle quella che questo Governo si sta prefiggendo; riformare in un anno l’intera macchina dello Stato; ed è evidente che non ci riuscirà, con il risultato che si creeranno penose situazioni di paralisi nell’attività dell’amministrazione pubblica, in spregio a tutti quei principi costituzionali che ne predicano il buon andamento e l’efficienza. Una paralisi pericolosa in un Paese nel quale l’inefficienza, gli sprechi e i fenomeni corruttivi nella pubblica amministrazione costano preziosi punti di PIL”.
“Con questo disegno di legge – ha concluso Nastri- si creerà una drammatica paralisi dell’attività di molti soggetti fondamentali del nostro tessuto istituzionale. E’ per questi motivi che abbiamo votato contro questo disegno di legge e contro questa pericolosissima delega in bianco, Ma noi non vogliamo renderci corresponsabili di questo incredibile abuso”.