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…A ROMA MARINO HA AZZERATO I FONDI. «In occasione della Giornata Mondiale contro l’uso ed il traffico illecito di droga indetta dall’Onu, vogliamo denunciare i passi indietro compiuti dall’Italia sul tema del contrasto alle sostanze stupefacenti. È dal 2013, infatti, che la sinistra al Governo continua a smantellare ogni baluardo di sano buonsenso e di attenzione alle politiche sociali nel campo delle tossicodipendenze, poiché fautori di una logica liberticida centrata sulla legalizzazione delle sostanze stupefacenti. Nel 2013, il Governo Letta ha disatteso l’obbligo di convocare la Conferenza Nazionale sulle Droghe; problema ancora oggi attuale. Come se non bastasse, il Governo Renzi ha svuotato progressivamente le competenze, le prerogative e i fondi del Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a tal punto da prospettare una sua riduzione ad Ufficio presso il Ministero della Salute. A livello regionale, sia in Toscana che nelle Marche e nel Lazio, tutte governate dalla sinistra, si assiste allo smantellamento  delle comunità terapeutiche e alla loro funzione di fondamentale recupero della persona, a tutto vantaggio dei percorsi sanitari medicalizzanti che portano alla cronicizzazione farmacologica del problema, a scapito del pieno reinserimento socio-lavorativo della persona drug-free».

È quanto dichiara il responsabile nazionale del dipartimento Politiche sociali di Fratelli d’Italia-An, Massimo Canu.

«Nella Capitale d’Italia, invece, sotto l’amministrazione del sindaco Marino, e il conseguente azzeramento dei fondi contro le tossicodipendenze, il Ministero dell’Interno ha registrato nel 2013 un’impennata del 35,7% del numero di decessi per assunzione diretta di sostanze stupefacenti. Ad oggi, Roma ha attivo un solo servizio nel settore delle tossicodipendenze situato, per giunta, a Città della Pieve. Nel contempo, Marino ha chiuso il 95% dei servizi preesistenti e l’unica Istituzione operativa in Italia, a livello cittadino, deputata alla prevenzione, cura e reinserimento socio-lavorativo nell’ambito delle tossicodipendenze, che nel quadriennio 2009/2012 ha abbattuto il tasso dì mortalità per droga del 58,6%. Per FdI-An non esiste un diritto a drogarsi ma esiste il diritto della persona ad essere libera dalla droga. Le Istituzioni, quindi, hanno il dovere di favorire e garantire il pieno e sano sviluppo dei cittadini, a tutto vantaggio dell’Italia intera, di oggi e di domani», ha aggiunto.

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