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Viviamo in questi giorni la prevedibile e prevista conseguenza della catastrofica politica sull’immigrazione del duo Renzi-Alfano. Oggi la tragicomica coppia urla e si indigna contro l’Europa, perché Francia, Germania, Spagna, Gran Bretagna, Polonia e la quasi totalità degli Stati Ue lasciano l’Italia sola davanti all’emergenza immigrazione. Ma non si può fingere di non sapere che questa situazione è la causa diretta delle scelte del Governo di sinistra, a partire dall’abolizione del reato di immigrazione clandestina, e non è una catastrofe naturale imprevista e che prescinde dalle decisioni prese.

Renzi e Alfano hanno volontariamente dato vita alla politica delle “porte aperte a tutti”. Grazie alle operazioni Mare Nostrum prima e Triton poi, che vanno a prendere gli immigrati vicino alle coste libiche e li portano in Italia senza fare distinzione tra clandestini e profughi e senza le minime misure di sicurezza, centinaia di migliaia di disperati hanno la libertà di circolare in Italia. Se questa politica non cambierà, a detta degli osservatori Onu, il numero di sbarchi è destinato a tramutarsi in un esodo biblico di milioni di persone.

Oggi assistiamo al paradosso che Renzi si stupisce che gli altri Governi europei non vogliono condividere questa follia che ha messo in piedi in combutta con Alfano. L’Esecutivo dovrebbe richiedere e pretendere il sostegno europeo per tutt’altro: una missione militare internazionale per controllare i porti e le coste della Libia e fermare le carrette della morte, l’apertura di campi profughi in Africa dove esaminare le richieste di asilo e la distribuzione di chi ha diritto alla protezione internazionale nei 28 Stati dell’Ue.

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