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I recenti fatti di cronaca hanno reso necessarie delle riflessioni importanti ed improcrastinabili nella convinzione che la prevenzione è il miglior modo per centrare l’obiettivo della sicurezza nelle stazioni italiane. Con questo intento ho istituito un tavolo tecnico al quale hanno preso parte alcuni tra gli esperti e i Referenti del Dipartimento che sotto la mia presidenza e con il supporto di una mia personale valutazione di documentazione tecnica internazionale in lingua inglese, finalizzata ad analizzare l’approccio di altri Stati del mondo alla problematica, per confrontarlo poi con le soluzioni possibili, ha prodotto una relazione con importanti spunti proattivi ed una proposta di legge che è stata sottoposta all’attenzione del Gruppo Fratelli d’Italia – An affinché proceda all’attuazione e messa in pratica della proposta presentata dal Dipartimento. I trasporti pubblici svolgono ovunque un ruolo importante nella vita quotidiana dei cittadini ai quali lo Stato deve garantire il sacrosanto diritto di usufruirne in condizioni di salute, tutela e sicurezza ottimali. L’esperienza ha dimostrato sul campo che, affinché nelle nostre stazioni venga raggiunto l’obiettivo di ridurre al minimo il rischio di borseggio, accattonaggio, aggressioni più o meno gravi, occorre un criterio che tenga conto del fatto che ormai esse sono vulnerabili esattamente come gli aeroporti. Sono fermamente convinta che il target di tutelare l’incolumità di passeggeri e dipendenti delle Ferrovie dello Stato (così come preservare merci ed infrastrutture da atti di vandalismo) sia raggiungibile mediante l’adozione d’urgenza di misure specifiche tese a prevedere particolari restrizioni di accesso oltre a controlli maggiormente mirati sugli individui in transito nelle nostre stazioni che non possono più essere considerate alla stregua di “porti franchi”.

Tiziana Montinari – Coordinatore Nazionale Dipartimento Tutela Vittime FdI-AN

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