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di Giorgia Meloni

Come gruppo di Fratelli d’Italia abbiamo partecipato all’incontro con Renzi perché siamo persone eleganti. Ci aspettavamo che il premier ci dicesse quali nomi ha in testa per il Quirinale. Così non è stato ma questo era prevedibile:  incontrare i partiti quando hai già detto ai tuoi di votare scheda bianca fino alla quarta votazione è una manfrina, che tradisce la volontà di  Renzi di non cercare un Presidente della Repubblica autorevole votato da una maggioranza qualificata, ma un presidente consenziente buono per tagliare il nastro. Tutto questo è molto vecchio, una liturgia da prima repubblica e una grande occasione persa. Ricordo infatti che non più tardi di 24 ore fa il Parlamento ha bocciato gli emendamenti di Fratelli d’Italia che prevedevano l’introduzione in Costituzione dell’elezione diretta del capo dello stato, per far scegliere direttamente agli italiani il presidente della repubblica. Ma evidentemente tutti preferiscono continuare a eleggere il capo dello Stato con gli inciuci di palazzo: hanno votato contro, infatti, i parlamentari del partito di Renzi, buona parte di quelli del centrodestra che pure avevano il presidenzialismo nel loro programma e i deputati del movimento cinque stelle che dicevano di voler portare i cittadini in Parlamento.

Intanto oggi pomeriggio incontrerò Matteo Salvini e insieme proporremo il candidato del centrodestra per il Quirinale, visto che per ora il resto del centrodestra sta facendo la proposta del centrosinistra.


Avanzeremo la candidatura di una persona autorevole e non di qualcuno pronto a eseguire gli ordini di Bruxelles o di Berlino, o che venga dal giurassico. Abbiamo in mente diversi nomi e cercheremo quello che più degli altri potrebbe raccogliere il maggior consenso tra quei tanti parlamentari che non ritengono di essere pagati dagli italiani per votare scheda bianca fino a quando non ricevono l’indicazione di un nome calato dall’alto. Vogliamo una figura che possa rappresentare gli italiani e che gli italiani sceglierebbero se potessero votare direttamente il loro Capo dello Stato. La cosa divertente infatti è che se il popolo potesse votare probabilmente nessuno dei nomi che sentiamo circolare in queste ore avrebbe diritto di cittadinanza nella consultazione. Per questo Fratelli d’italia sarà in piazza a partire da giovedì mattina, quando inizieranno le votazioni in aula con dei gazebo allestiti intorno al Parlamento. Vogliamo far scegliere simbolicamente agli italiani il loro presidente della repubblica e dimostreremo quanto questa classe politica è distante dai bisogni e dalla volontà degli italiani.

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