…STRANIERI NEI PAESI D’ORIGINE. “Il Governo ha accolto il nostro ordine del giorno che prevede che i detenuti stranieri scontino la pena nei loro Paesi d’origine.
Si tratta di un tema affrontato in molti dibattiti anche al di fuori delle aule parlamentari e che risponde in modo concreto al problema del sovraffollamento carcerario. Una posizione condivisa da un ampio fronte politico trasversale. Il voto dell’aula rafforza il mandato dell’esecutivo nella definizione e nell’applicazione degli accordi con i Paesi di origine dei detenuti stranieri”. È quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Massimo Corsaro, primo firmatorio dell’ordine del giorno.
La Camera,
premesso che:
i provvedimenti in materia di giustizia sin qui approvati dal Parlamento si sono concentrati esclusivamente sulla questione della deflazione della popolazione carceraria, intervenendo sull’aspetto della facilitazione della scarcerazione di soggetti condannati in via definitiva o sulla loro mancata incarcerazione ab initio;
l’articolo 1 del decreto-legge in esame prevede rimedi di tipo risarcitorio in favore di detenuti e internati che siano stati sottoposti a trattamenti inumani o degradanti, in violazione dell’articolo 3 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU);
il carattere strutturale e sistemico del sovraffollamento carcerario in Italia, contestatoci dalla Corte europea dei diritti umani, ci impone invece di agire attraverso interventi di natura strutturale;
in particolare, per ovviare al malfunzionamento cronico del sistema penitenziario italiano molto potrebbe fare l’espiazione della pena dei detenuti di origine straniera, che ammontano ad un terzo dell’intera popolazione carceraria, nei propri Paesi di provenienza,
impegna il Governo
a valutare l’adozione degli opportuni provvedimenti finalizzati a consentire il trasferimento dei condannati stranieri nei propri Paesi di origine per l’esecuzione della pena, attraverso l’eventuale revisione del contenuto degli accordi già stipulati e la stipula di nuove convenzioni con i Paesi da cui provengono la maggior parte dei detenuti stranieri.
9/2496/7. Corsaro.