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…LE IDEE CHIARE. LORO NO. “Non ci sono dubbi sulla necessità di ricreare un raggruppamento omogeneo di centrodestra, ma la gente è stufa di ipocrisie e vecchi giochi. Un nuovo centrodestra deve essere un’esplosione di vitalità, non una gabbia dove si spengono gli entusiasmi.

Deve occuparsi dell’Italia, non delle poltrone da dare a persone controllabili. Deve rendersi accessibile ai cittadini e rompere la logica dei circoli esclusivi e dei cerchi magici, ovunque si annidino, deve diventare culla di idee e laboratorio per sperimentarle”. È quanto dichiara il capogruppo e co-fondatore di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli sul dibattito relativo alla necessità di rifondare il centrodestra.

“Dunque – prosegue Rampelli – fanno sorridere le pacche sulle spalle e le scafette che vengono dispensate da taluni dirigenti di Forza Italia. Nessuno deve convincerci dell’esigenza di dare vita a una nuova coalizione, ma occorre archiviare la tendenza a far prevalere schemi che non esistono più”.

“A noi – ha chiarito Rampelli-  non interessa allearci con chi si autodefinisce in maniera simile alla nostra ma sostiene lo svuota carceri, l’indulto, l’amnistia, la legalizzazione delle droghe, i matrimoni omosessuali, l’adozione dei minori da parte di persone dello stesso sesso, l’esplosione incontrollata dell’immigrazione clandestina, la trasformazione del Parlamento in un circolo esclusivo di raccomandati lottizzati dai partiti, i condoni fiscali alle banche e l’aumento delle tasse alle imprese”.

“I cittadini – ha puntualizzato il capogruppo-  devono capire su cosa rinascerà un centrodestra, su quali basi, con quali proposte per l’Italia, con quali tempi per la loro realizzazione. Non sono interessati alle etichette, vogliono soluzioni e sono pronti a sostenere chiunque gliene prospetti”.

“Questo – ha concluso Rampelli- deve essere all’ordine del giorno di un eventuale tavolo del centrodestra che ci piacerebbe fosse diffuso in streaming, affinché ciascun partito possa assumersi la responsabilità di ciò che dichiara e misurarsi con i bisogni della gente”.

Roma, 22 luglio 2014

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