…E’ ANDATO IN PEZZI. “Il PDL sarebbe dovuto essere la grande ed efficiente casa di tutto il centrodestra italiano, invece ha determinato la distruzione di An, divenendo una caserma senza democrazia, con divieto di circolazione d’idee e selezione arbitraria di dirigenti e parlamentari, secondo dubbi criteri.
Per questo è andato in pezzi. Non è credibile reclamare una non meglio identificata fusione di forze del centrodestra senza prima sancire che il leader e il candidato premier vengono scelti dagli elettori attraverso le primarie, escludendo a monte ‘assi ereditari’, che con lo stesso meccanismo si sceglieranno i punti programmatici di fondo cui vincolare l’azione della coalizione, senza improvvidi sostegni a tecnocrati o addirittura a governi di sinistra e senza retromarce su immigrazione, sicurezza, tasse e famiglia. Se il centrodestra vuole evitare che Renzi appaia come il più accreditato leader della nostra parte, oltre che della sua, Berlusconi deve urgentemente cambiare passo, fare il padre nobile, favorire una nuova fase costituente e far scegliere il nuovo leader al popolo di centrodestra in una grande stagione partecipativa”.
È quanto dichiara il capogruppo e co-fondatore di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.
Roma, 10 luglio 2014