…OBBLIGATORIETA’ POS SOLO SE GRATUITO. “L’Italia non è ancora pronta per l’obbligatorietà del Pos. L’utilizzo del bancomat e delle carte di credito è da noi tra i più bassi in Europa, forse anche a causa dell’eccessivo costo dei servizi bancari che sono tra i più alti in area euro.
Così com’è stata configurata, la legge che introduce da oggi l’uso obbligatorio (ma non obbligatorio) del pagamento tramite pos per spese al di sopra dei 30 euro per professionisti e artigiani è un evidente ed ennesimo regalo alle banche. Se la ragione è nobile, quella cioè di combattere l’evasione fiscale, perché mai banche, poste e tutti gli altri prestatori di servizi di pagamento elettronici dovrebbero trarne un vantaggio economico a scapito della collettività? E’ stato stimato infatti che i costi per i canoni di noleggio e commissioni sulle transazioni elettroniche siano attorno ai 1700 euro annuali. A fronte di una pletora di misure per stanare un 10% di piccoli evasori continuano a latitare interventi seri per recuperare la grande evasione- per lo più gestita dalla criminalità organizzata- che incide in maniera preponderante sull’evasione totale. Crediamo sia necessario prorogare ulteriormente l’entrata in vigore dell’obbligatorietà fino a che le banche non rendano gratuito il servizio. Del resto mi pare che gli ultimi tre governi abbiamo dato molto alle banche, è giunta l’ora che qualcuno inizia a chiedere”.
E’ quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.
Roma, 30 giugno 2014