“Vogliamo la verità su Ustica. A 34 anni dall’abbattimento del Dc9 Itavia non abbiamo né verità né giustizia, e l’una è direttamente conseguente all’altra. Sarebbe penoso che l’Italia giungesse alla verità solo grazie alla desecretazione di atti da parte di Paesi stranieri…
…come potrebbe accadere dopo la clamorosa decisione della Francia di togliere il segreto di Stato sui fatti di Ustica. Ci auguriamo che la Camera dei deputati voglia calendarizzare quanto prima la mia pdl per l’istituzione di una commissione d’inchiesta su Ustica, con il compito di accertare le ragioni della mancata individuazione dei responsabili del disastro aereo avvenuto al largo dell’isola di Ustica il 27 giugno 1980. Abbiamo certezza che il Governo dell’epoca e quelli immediatamente successivi fecero di tutto per depistare le indagini e coprire potenze straniere subordinando la fedeltà all’Italia e alla Costituzione a interessi stranieri. Queste persone, morte o vive che siano, dovranno rispondere di alto tradimento. Se sarà tardi affermare la colpevolezza di alcuni per via processuale, non sarà mai troppo tardi per affermarla nella coscienza collettiva”. È quanto afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli, primo firmatario della pdl Ac 1971 istituzione di una commissione d’inchiesta sulla stage di Ustica.