…DI VANTAGGIO E ZONE FRANCHE. Interrogazione ai ministri Padoan e Guidi. “Introdurre forme di fiscalità di vantaggio e zone franche in Friuli Venezia Giulia per favorire il rafforzamento delle imprese italiane e impedire la loro delocalizzazione in aree confinanti straniere più vantaggiose da un punto di vista fiscale”.
È quanto chiede il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Giorgia Meloni in un’interrogazione rivolta al ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan e al ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi.
“Questa proposta – spiega Meloni- nasce dall’esigenza di impedire la desertificazione aziendale e lavorativa del territorio. Molti cittadini italiani si trasferiscono a ridosso del confine con gli altri Paesi comunitari a causa delle maggiori opportunità di lavoro offerte negli Stati confinanti e del minor costo della vita. Il che si traduce in un forte impoverimento della nostra economia e del Pil”.
“Per fermare questa tendenza che svantaggia l’Italia- ha concluso Meloni- abbiamo chiesto quale iniziative il Governo intenda assumere per favorire il rilancio economico e imprenditoriale del Friuli Venezia Giulia”
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
G. MELONI, RAMPELLI, CIRIELLI, CORSARO, LA RUSSA, MAIETTA, NASTRI, TAGLIALATELA, TOTARO. Al Ministro dell’Economia e delle finanze e al Ministro per lo Sviluppo economico. Per sapere – premesso che:
la legge sul federalismo fiscale, che prevedeva anche misure di fiscalità di vantaggio e di sviluppo sul territorio italiano, non è ancora compiutamente attuata;
nelle regioni italiane (soprattutto al nord est) situate a ridosso dei confini con i paesi comunitari cresce vertiginosamente il fenomeno della fuga di aziende e imprese nei vicini Stati esteri, ove i vantaggi collegati alla fiscalità più favorevole, alla burocrazia meno asfissiante, e al costo del lavoro molto meno oneroso rispetto al nostro Paese rappresentano un forte elemento di attrazione;
per dinamiche parallele, sempre più numerosi cittadini italiani residenti in Italia a ridosso del confine con gli altri Paesi comunitari si trasferiscono pochi chilometri più in là (anche chiedendo e ottenendo la residenza all’estero) a causa dei differenziali più favorevoli dei costi della vita e dei servizi, oltre alle maggiori opportunità occupazionali offerte dai Paesi a noi vicini;
sia la fuga di aziende italiane nei Paesi confinanti o comunitari, sia l’emigrazione di cittadini italiani nelle località limitrofe oltre confine, depauperano la ricchezza del Paese e non contribuiscono certo ad incrementare la crescita economica e del PIL nazionale e locale;
la Regione Friuli Venezia Giulia, sia in virtù della propria collocazione geografica, sia in virtù del proprio Statuto di Specialità, necessiterebbe dell’introduzione di forme di fiscalità di vantaggio come, per esempio, una più ampia libertà di detassazione per le nuove imprese e per le imprese dei giovani, senza peraltro gravare sulle casse dell’erario perché, se anche dovessero verificarsene, le eventuali iniziali minori entrate sarebbero a carico del bilancio regionale;
con riferimento alla medesima Regione, inoltre, in diverse occasioni, e anche a livello di amministrazione centrale con i competenti Ministeri, è già stata discussa l’ipotesi che siano istituite delle zone franche nelle aree di confine del Friuli Venezia Giulia -:
se il Governo intenda assumere delle iniziative nel senso di cui in premessa in favore della Regione Friuli Venezia Giulia, al fine di favorirne il rilancio economico e imprenditoriale.
G. MELONI, RAMPELLI, CIRIELLI, CORSARO, LA RUSSA, MAIETTA, NASTRI, TAGLIALATELA, TOTARO