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C’E’ DISPARITA’ DI TRATTAMENTO. SI’ A UFFICIO DI PRESIDENZA MA PER SCRIVERE REGOLE SU SANZIONI. “Non ci troviamo in un collegio di educande. Se qualcuno pensa di poter strozzare il dibattito parlamentare ha sbagliato luogo.

È più che legittimo che un deputato possa manifestare il suo dissenso talvolta anche con manifesti o usando espressioni colorite. Quello che non è accettabile è che vengano comminate sanzioni identiche tra chi usa la violenza e chi fa solo proteste simboliche e pacifiche. Le proteste e le manifestazioni di dissenso ci sono state oggi, ieri e cento anni fa. Mi auguro che ufficio di presidenza si faccia ma per capire quali sanzioni e per quali episodi si debba comminarle secondo una gradualità specificata. Tutto questo per evitare quella arbitrarietà di cui spesso l’opposizione è vittima”. È quanto ha dichiarato il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli intervenendo in aula sul richiamo al regolamento a seguito della richiesta del deputato del Pd Rosato di convocare l’ufficio di presidenza per sanzionare episodi di intemperanza avvenuti durante l’intervento del sottosegretario Delrio.

Roma, 16 maggio 2014

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