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NESSUNA MISURA A FAVORE DELLE AZIENDE. “Questo decreto avrebbe dovuto rappresentare il cambiamento della politica, il cambiamento delle pessime regole che ingessano il lavoro e l’impresa.

Non è così: il presidente del Consiglio Renzi, che noi abbiamo ribattezzato ‘Matteo do nascimento’, come la ‘spalla’ di Vanna Marchi, ha distrutto quel poco di credibilità che aveva  ‘precarizzando’ a vita il lavoro dei giovani. Questo decreto non offre alcuna  prospettiva di stabilità rendendo sempre più lontana la possibilità di costruire una famiglia”. È quanto ha affermato il vicecapogruppo di Fdi-An Fabio Rampelli intervenendo in aula in dichiarazione di voto sul dl rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese.

“Nessuna riforma vera, come il contratto unico e il sistema di ammortizzatori universali- ha puntualizzato Rampelli-  Mentre negli Stati europei, il ricorso al lavoro precario è marginale e residuale, in Italia, anche a causa del mancato recepimento delle direttive europee,  è diventato oramai un costume. Dal 2010 al 2012  l’utilizzo di lavoratori precari in Italia è aumentato di un punto percentuale, dal 12, 9 al 13,9%”.

“Con questo decreto legge – ha proseguito- si precarizzano a tempo indeterminato i giovani, si diminuiscono le garanzie nei confronti delle donne, che non potranno avvalersi della legge sulla maternità. Sul fronte dell’impresa, non è stata prevista alcuna defiscalizzazione, né un incentivo affinché le banche riaprano il credito nei confronti delle imprese. Si tratta dunque di una misura spot che non risolve le difficoltà strutturali del lavoro e dell’impresa”.

“Le politiche di questo governo –ha concluso Rampelli-  sono di sinistra piena, mentre traversale  l’asservimento agli interessi della grande finanza europea. Renzi anche sul lavoro  ha fallito: nessuna rivoluzione, nessuna rottamazione. Ed è per questo che Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale voterà contro”.

Roma, 15 maggio 2014

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