“Sulla gestione dell’emergenza immigrazione l’Unione Europea è comunque in colpevole ritardo. Oggi tutti si rendono conto della tragedia che si sta consumando al largo delle coste siciliane.
La incapacità e l’impossibilità dell’Italia di gestire queste tragedie umanitarie sono sempre state strumentalizzate politicamente dalla sinistra europea per girarsi dall’altra parte e accusarci come minimo di egoismo e nel peggiore di casi di xenofobia e di razzismo. Ora finalmente tutti si rendono conto che l’emergenza è planetaria: l’Unione europea e l’Onu hanno il dovere di intervenire non solo per salvare vite umane ma anche per ‘distribuire’in tutta Europa il carico di questi arrivi. La questione non è soltanto legata alla necessità di garantire un intervento umanitario, ma è legata soprattutto all’esigenza di ‘tagliare le gambe’ agli scafisti e agli organizzatori di queste tratte. È indispensabile arrivare a un accordo internazionale sotto l’egida dell’Onu nell’UE promotrice di un cambio di passo, con una politica d’investimenti nel terzo mondo tesa a consentire lo sviluppo economico, infrastrutturale e tecnologico, il miglioramento della qualità della vita e dei livelli d’istruzione, impedendo il depauperamento del Terzo mondo causato dalla sottrazione costante di risorse umane”. E’ quanto ha dichiarato il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.
Roma, 13 maggio 2014