E DEMOCRATICO COME UN NAZISTA. «Grillo dice che da giovani tutti gli italiani erano comunisti. Probabilmente lo saranno stati tutti i suoi amici. Peccato poi che si dimentica di aver cercato, da meno giovane, di candidarsi al congresso di quel partito che nel frattempo da Pci aveva cambiato nome.
Poi si è avvicinato a Di Pietro e si sono cambiati la vita a vicenda: Di Pietro gli ha fatto conoscere Casaleggio, che dell’Idv curava l’immagine e la comunicazione. E Casaleggio, che non è scemo, ha capito subito che Grillo era un prodotto più facile da vendere e ha scaricato il vecchio cavallo per puntare su quello nuovo. Ora Grillo non fa parte di un partito e dovrebbe dare una linea, ma un conto è criticare e un altro proporre. Si è inventato, quindi, un contenitore di sinistra con una finta democrazia fatta da solo appartenenti alla setta ai quali delegare alcune scelte di facciata. Magari, come succede per l’euro, dopo le elezioni. Grillo era comunista, è scaltro come un socialista ma è democratico come un nazista».
È quanto dichiara Guido Crosetto, coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale e candidato alla Presidenza della Regione Piemonte.
Roma, 7 maggio 2014