“I nostri connazionali più ricchi, a partire da quelli con un reddito netto annuo di 180 mila euro, diventino “azionisti” di un’Agenzia nazionale di investimento sul lavoro, dove far convergere i loro contributi obbligatori. Questi soggetti diventerebbero così “azionisti del lavoro” e le quote da loro versate sarebbero escluse dalla tassazione.
L’Agenzia così potrebbe emettere dei “bonus per il lavoro” della durata di un anno a favore dei giovani disoccupati, che potrebbero essere impiegati nelle aziende a costo zero. Gli interventi dovrebbero riguardare tutte le regioni, in proporzione al tasso di disoccupazione delle diverse realtà. Come confermano anche i dati dell’Ocse, in Italia sta aumentano paurosamente il divario tra “ricchi” e “poveri”. L’1% degli italiani detiene quasi il 10% dei redditi totali, e oltre il 20% della ricchezza è concentrata nelle mani di solo il 5% della popolazione. Di fronte a questo, è dovere del Governo mettere in campo soluzioni in grado di ristabilire un minimo di equità sociale”. È quanto dichiara Adriana Poli Bortone, membro dell’ufficio di presidenza di Fratelli d’Italia–Alleanza Nazionale.
Roma, 3 maggio 2014