“Per giudicare questo provvedimento basta osservare una certa gioia che trapela sui volti antiproibizionisti: se loro festaggiano noi diamo battaglia votando no a questo provvedimento che smantella la Fini-Giovanardi e riabilita la cannabis”.
È quanto ha affermato il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Fabio Rampelli durante la dichiarazione di voto finale sul dl modifica della disciplina degli stupefacenti all’esame della Camera.
“Renzi – ha proseguito Rampelli – non ha mai speso una parola a sostegno delle famiglie dei tossicodipendenti, non ha mai suggerito un orizzonte di speranza per coloro che hanno preso la strada maledetta della droga”.
“Da mesi – ha osservato Rampelli – si minaccia lo smantellamento del dipartimento Antidroga della presidenza del Consiglio dei Ministri a dimostrazione del fatto che Renzi e la sinistra preferiscono dare una siringa ai tossicodipendenti, creare stanze del buco e distribuire il metadone. Il percorso di riabilitazione del tossicodipendente per Fdi-An parte dal recupero della persona, attraverso le comunità terapeutiche” .
“La pietra dello scandalo- ha spiegato Rampelli- è la riabilitazione della cannabis, la cui pericolosità è dimostrata da tutti i dati statistici e scientifici a causa dell’aumento della percentuale di principio attivo presente. Se la ‘vecchia canna’ aveva il 2,5% di principio attivo (il Thc) oggi, a causa della manipolazione genetica e della produzione intensiva, va dal 26 al 60%. Come si può affermare che sia una droga leggera. È come voler sostenere che bere un boccale di birra e un boccale di grappa produca gli stessi effetti”.
“Noi votiamo contro questo decreto legge- ha concluso Rampelli– Non ci arrendiamo perché – è bene ribadirlo – drogarsi fa male, a cominciare dall’uso della cannabis che anche l’organizzazione ‘Droga e Crimine’ delle Nazioni Unite dell’Onu ha definito come droga ponte”.
Roma, 30 aprile 2014