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DOMANI A BRUXELLES NE PARLEREMO CON LE PEN E CONSERVATORI «Creare un fronte comune con quelle forze che all’Europa della finanza e degli egoismi preferiscono un’Europa di Nazioni libere e sovrane.

È con questo spirito di confronto che Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale incontrerà domani a Bruxelles Marine Le Pen e la delegazione dei conservatori, che con noi condividono l’idea che la tecnocrazia e la Ue delle banche hanno tradito il popolo per fare gli interessi della Bce e della Germania. Lo dimostra anche il dato sull’occupazione: mentre in Italia si registra il nuovo record di disoccupazione, giunto ormai all’intollerabile livello del 13%, Berlino si aggiudica il primato di occupazione della sua storia recente. I dati lasciano poco spazio all’interpretazione: tutti gli indicatori macroeconomici degli Stati che hanno adottato l’euro sono peggiorati dal 2001 ad oggi. Con una sola eccezione: la Germania. Contemporaneamente le economie degli Stati Uniti, del Giappone e degli Stati dell’Unione Europea che non sono nell’eurozona hanno riportato risultati di gran lunga migliori rispetto a quelli che utilizzano la moneta unica. È evidente che la causa di tutto questo sia da trovare nella disastrosa gestione dell’euro e nella giacobina politica d’austerità portata avanti dalla Commissione europea e dalla Bce. Con l’euro, il cieco rigore e la follia di alcuni trattati imposti all’Italia come il Fiscal compact, la nostra Nazione è destinata al collasso. È una situazione che Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale ha denunciato da sempre e che i cittadini italiani ed europei hanno ormai ben chiara. Questo sarà uno dei temi al centro dell’incontro di domani: una tappa importante in vista delle elezioni europee che, anche alla luce dell’affermazione in Francia del Front National, siamo convinti saranno una sonora bocciatura per tutte le forze politiche che, contro ogni buon senso e ragionevolezza, si ostinano ancora a difendere lo status quo».

È quanto dichiara il presidente di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, Giorgia Meloni.

Roma, 1 aprile 2014

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