“Nelle carceri ci sono migliaia di agenti di Polizia Penitenziaria che ogni giorno, pur tra evidenti carenze d’organico e stipendi modesti rispetto alle mansioni ricoperte, assicurano legalità e rispetto delle regole. Fuori dalle carceri ci sono milioni di italiani in difficoltà: disoccupati, precari, poveri e pensionati colpiti da una crisi senza fine. E il Governo cosa fa? Pensa a come risarcire i criminali, persone che, invece di intraprendere la strada della legalità, spesso la più complicata, hanno preferito delinquere, assumendosi i rischi del caso. Compreso quello di non trascorrere la detenzione in un hotel a 4 stelle”.
“Grazie agli ‘svuotacarceri’ di Monti e Letta – ricorda Agostino Ghiglia, portavoce regionale di Fdi-An – i detenuti in Italia sono scesi a 60mila – erano 70mila nel 2010 -, il numero di misure alternative al carcere è più che raddoppiato – passando da 12mila nel 2009 alle 30mila odierne – è crollato l’uso della custodia cautelare in carcere – passata dal 46% al 36% – e la criminalità non è diminuita. Chi pensa di cancellare il problema del sovraffollamento con la solita ricetta ‘rossa’ fatta di amnistie e indulti e chi pensa a risarcire i criminali schiaffeggiando gli italiani onesti ci troverà sulle barricate. L’unica soluzione rimane quella di costruire nuove carceri, innalzando l’attuale capienza di 10mila unità. Per i soldi nessun problema: basterà una slide del ‘deus ex machina’ fiorentino”.
Torino, 27 marzo 2014