di Domenico Kappler*
Lo straordinario e per alcuni versi inaspettato successo delle primarie del 22 e 23 febbraio segna un punto di svolta nella ancora breve storia del nostro movimento. I quasi 250.000 partecipanti reali alla consultazione rappresentano più di 1/3 del consenso raggiunto un anno fa da FdI nelle elezioni politiche, un dato che proietta il movimento verso stime percentuali ben superiori rispetto a quelle, pur non disprezzabili, comunicate dai maggiori istituti di sondaggio della nostra Nazione.
Un risultato conseguito praticamente senza spesa e nel totale oscuramento della grande comunicazione politica frutto di un impegno e di un radicamento territoriale di una classe dirigente e militante in grado di competere con strutture di partito in possesso di ben altre risorse e poteri. E’ stato il successo della volontà, del desiderio di partecipazione, di una comunità forte delle proprie convinzioni che crede nel riscatto e nel risveglio della Destra Politica Italiana.
E’ la prima conferma di un percorso di vicinanza ai territori, di ascolto della gente, di confronto sui problemi reali della Nazione. Non è stata una vetrina mediatica, né il riproporsi di scontri comunicativi all’insegna di slogan, derive leaderistiche, teatralità tragi-comiche, quello che si è celebrato è stato invece un momento di alta partecipazione nella scelta dei quadri dirigenti, nella valutazione di proposte politiche, nell’individuazione di un simbolo che al di là dell’immagine possa e sappia rappresentare i sentimenti, i sogni, e le idee di un’intera comunità politica.
Ci attende ora il congresso di Fiuggi dove oltre 3000 delegati eletti si confronteranno sui contenuti della nostra proposta politica, sulla strutturazione territoriale del movimento, sulle prossime scadenze elettorali europee, nazionali e locali senza schemi prestabiliti, senza vincoli imposti, senza paura di osare di più ma con il solo scopo di offrire, a quei milioni di italiani che sentono la loro appartenenza alla destra politica della nostra Nazione, un nuovo riferimento credibile, libero disposto a combattere per ciò in cui crede.
Le elezioni europee ma ancora più quelle amministrative in oltre 4000 Comuni grandi e piccoli rappresentano un opportunità unica e irrinunciabile per affermare definitivamente l’agibilità politica di un movimento che, come le ultime primarie hanno dimostrato, ha proprio nella presenza territoriale la sua peculiarità e la sua forza.
In una fase di totale disorientamento dei cittadini elettori trascinati anche dalla comunicazione nazionale in confronti che appaiono più come risse e regolamenti di conti, il piccolo seme della partecipazione ad un dibattito sui contenuti e sul futuro che abbiamo gettato il 22 e 23 febbraio e la via giusta.
Percorriamola insieme e chiamiamo a farlo quanti credono ancora in una ‘’Buona Politica’’ per la nostra Nazione.
*Vice responsabile nazionale del settore coordinamento Autonomie Locali di FdI-An