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Apprendo con rammarico – afferma Barbara Benedettelli, Responsabile Nazionale per Fratelli d’Italia del Dipartimento Tutela Vittime – che Kabobo è stato ritenuto incompatibile con il carcere. Chi non lo è? Credo però che anche le sue vittime fossero incompatibili con la terribile morte a cui Kabobo le ha sottoposte. Difficile pensare che neanche un triplice assassinio di quella ferocia rientri in quella “soluzione estrema” che secondo alcuni dovrebbe essere il carcere. Mi auguro – conclude Benedettelli – che i giudici che dovranno decidere se mandarlo in OPG, sapranno valutare non solo l’altissima pericolosità sociale di questa persona, ma anche ciò che questa persona ha tolto a tre cittadini che stavano semplicemente vivendo mentre sono stati massacrati come accade solo nei film dell’orrore. Non si deprezzi, e disprezzi, la vita umana.

 

20 gennaio 2014

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