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L’Europa dovrebbe guardare a Roma come il primo ‘banco di prova’ degli intendimenti fissati con la Strategia UE in materia di droga 2014-2020 che punta alla riduzione della domanda di droga negli stati membri attraverso un approccio integrato in cui la prevenzione svolge un ruolo fondamentale, a monte, nell’intercettare, in maniera sempre più precoce, sia il primo contatto con le sostanze, sia i comportamenti a rischio.

In un momento in cui in Europa si parla della diffusione di droghe come i cannabinoidi, il cui consumo si attesta al 22% circa, a Roma il fenomeno viene affrontato in maniera decisamente più efficace, risultando inferiore di quasi il 4% rispetto al dato europeo.

Inoltre, sempre a Roma, l’utenza tossicodipendente attiva si riduce di un ulteriore 5,8% raggiungendo, nell’arco degli ultimi 5 anni, una riduzione complessiva di ben 18,9 punti percentuali.

E’ quanto dichiara in una nota l’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Marco Scurria, che aggiunge: “Non si capisce perché il Sindaco della Capitale d’Italia intenda chiudere l’Act, un’Istituzione che già risponde a quanto chiesto dalla Commissione Europea visto che non ha addotto alcuna motivazione plausibile se non quella di dare risposta ad un punto del suo programma elettorale. Occorrerebbe spiegare a Marino che ‘la gatta frettolosa fa i figli ciechi’: qualora continuasse a governare la città fino al termine del suo mandato, probabilmente sarà costretto a ‘riaprire’ un’altra Agenzia con il solo risultato di aver perso 5 anni, a tutto danno dei cittadini romani”.

Roma, 20 gennaio 2014

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