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“L’allargamento in materia di accesso ai mercati del lavoro per i cittadini rumeni e bulgari  è un grande traguardo raggiunto dall’Unione europea perché elimina in modo definitivo l’iniqua distinzione tra cittadini di seria A e cittadini di Serie B. La possibilità di circolare liberamente e raggiungere i paesi europei economicamente più progrediti, rappresenta una risorsa per il mondo del lavoro e un’espressione tangibile di solidarietà.

Questo strumento però non deve essere utilizzato da migliaia di persone che si trasferiscono nei vari paesi Ue non per lavoro, ma per godere di benefici socio assistenziali, totalmente a carico del nuovo stato di arrivo di cui non godrebbero nel loro paese di origine. In quanto, essendo disoccupati, non hanno l’onere del pagamento delle tasse che restano totalmente a carico dello stato ospitante. Per scoraggiare il cosiddetto welfare shopping pensiamo che sarebbe più giusto che fosse l’Unione europea ad occuparsene direttamente pagando i contributi riconosciuto dal proprio paese di origine”.

E’ quanto dichiara l’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Marco Scurria.

Strasburgo, 16 gennaio 2014

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