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Fratelli d’Italia si asterrà su questa proposta di legge. Poteva essere una buona occasione per cambiare impostazione culturale sulla valorizzazione dei nostri beni culturali puntando alla promozione del patrimonio come ricchezza generatrice di ricchezza”. È quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli intervenendo in aula sulla proposta di legge Madia Disposizioni recanti modifiche al codice dei beni culturali e del paesaggio (Ac 362 A).
“Queste figure sono i manager dei beni culturali che operano coniugando le esigenze di conservazione, tutela e salvaguardia alla valorizzazione e promozione.

Purtroppo l’impostazione dominante è quella di criminalizzare che lavora con i beni culturali producendo ricchezza secondo il principio della sussidiarietà. Siamo convinti e lo diciamo da oltre 20 anni che il patrimonio appartenga in eterno allo Stato al quale spettano i compiti di tutela e restauro, ma al privato debba essere offerta la possibilità di ‘commercializzare’ il ‘prodotto’. Ci troviamo davanti al paradosso che se vengono ritrovati reperti archeologici durante le indagini geognostiche le sovrintendenze preferiscono bloccare i lavori e sotterrare il ritrovamento piuttosto che darlo in gestione a un privato”.
“Ci asterremo dunque su questa pdl – ha concluso Rampelli- perché l’iniziativa offre uno spunto interessante e positivo ma ha una visione limitata alla conservazione del patrimonio. I ritardi italiani su questo fronte spiegano il motivo per cui tanti siti culturali con infinite potenzialità turistiche, commerciali e culturali siano chiusi al pubblico o siano assolutamente ignorati dal pubblico”.

Roma, 15 gennaio 2014

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