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Fuortes, nominato sovrintendente, ha già altri 2 incarichi (e quindi altre 2 indennità): Ad di Fondazione Musica per Roma e commissario del Teatro Petruzzelli di Bari. Approda alla Camera dei deputati la crisi del Teatro dell’Opera di Roma. Il deputato di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli, interrogherà il ministro dei Beni Culturali Massimo Bray,  oggi in question time, dalle 15 in diretta Rai. 

Questo il testo dell’interrogazione.  RAMPELLI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che: il comune di Roma ha definanziato il Teatro dell’Opera di Roma, concorrendo a determinare il mancato pareggio di bilancio del medesimo e causando, di conseguenza, sia una grave riduzione di personale, sia la drastica riduzione degli stipendi di coloro che riusciranno a conservare il posto;  il Teatro dell’Opera di Roma subirà, quindi, un’inevitabile riduzione della produzione artistica e della qualità della stessa – dalla quale trarrà, invece, un evidente beneficio Santa Cecilia – che distruggerà il rilancio artistico e culturale del Teatro dell’Opera di Roma realizzato negli ultimi anni;  nel mese di dicembre 2013 il sindaco Marino ha nominato a soprintendente del Teatro dell’Opera di Roma Carlo Fuortes, con il parere favorevole del consiglio d’amministrazione della stessa istituzione, nel quale siedono anche rappresentanti del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo;  Fuortes è attualmente anche amministratore delegato della Fondazione «Musica per Roma», che ha tra i suoi soci Santa Cecilia (istituzione rientrata a scapito dell’Opera nel ristretto elenco delle istituzioni culturali virtuose), nonché commissario del Teatro Petruzzelli di Bari; ricoprendo tre incarichi Fuortes somma anche le tre indennità, divenendo, a scapito di tutti i propositi di contenimento della spesa nel settore culturale, un vero e proprio supermanager, fatto ancor più grave se si considera che tra il suo incarico presso la Fondazione «Musica per Roma» e quello di soprintendente al Teatro dell’Opera a parere dell’interrogante esiste un evidente conflitto di interessi, oltre al fatto che si viene a creare una forma di concorrenza sleale verso il settore privato –:  se non ritenga opportuno, nell’ambito delle proprie competenze, intervenire a tutela del Teatro dell’Opera di Roma, salvaguardandone il personale e promuovendo ogni verifica utile in ordine all’effettiva situazione del bilancio dello stesso ente, nonché a quanto ammonti nel totale l’indennità percepita da Fuortes. Roma, 8 gennaio 2013

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