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“Sulla Consob le mani di Letta e Saccomanni. Blitz del governo per portare i commissari da 3 a 5 e nominare uomini fidati. Vogliono controllare Telefonica e Mps”. L’intervista di Marcello Zacché. “Un blitz in piena regola per occupare posti di potere”.

Questo è il senso, per Guido Crosetto, coordinatore di Fratelli d’Italia, dell’emendamento 1 50 17 presentato domenica scorsa, notte tempo, dal Governo in Commissione Bilancio della Camera, per portare da 3 a 5 il numero dei commissari Consob. Perché blitz? “Perché in pieno clima di spending review non c’è altra spiegazione per questo emendamento, presentato a tarda sera del Governo Letta, che va in direzione esattamente contraria alla modifica introdotta da Monti un anno fa, che aveva ridotto i membri della Consob per l’appunto da 5 a 3, per risparmiare i costi”.

La finalità del blitz? “Evidente: cosi Letta, insieme con il ministro dell’Economia, Saccomanni, vogliono mettere le mani sulla Consob. Dei tre attuali membri, infatti, uno è scaduto proprio ieri (Michele Pezzinga, ndr). Se ora se ne devono nominare addirittura tre è evidente l’intento di prendere il controllo della Commissione, che è un organo collegiale”.

Regia Letta-Saccomanni? “Si, perché la legge prevede che i commissari siano nominati dal Consiglio dei Ministri, su proposta del ministero dell’Economia”.

E perché la Consob è cosi importante, proprio adesso? “Intanto non è un caso che l’attuale presidente, Giuseppe Vegas, abbia dimostrato di saper tenere a bada gli spagnoli di Telefonica che mirano a prendersi Telecom. Poi la Commissione deve presto decidere le sanzioni pecuniarie per il caso Mps, che tanto sta a cuore al Pd. E poi c’è anche Saccomanni che non può vedere Vegas”.

Ma che lei sappia, l’operazione è appoggiata dal Pd? “Da Letta, non dal Pd: Renzi non lo sapeva, sono stato io a informarlo ed era contrario”.

E Alfano? “Nemmeno Alfano e il Ncd sono favorevoli”.

Non può essere che i compiti della Consob richiedano una Commissione più numerosa? “Io dico di no. È la dimostrazione che a questo governo non interessano i problemi del Paese, ma solo l’occupazione del potere. E lo conferma il fatto che nello stesso emendamento si propone di portare da 3 a 5 anche le poltrone del cda della Sogei, l’agenzia di servizio per le pubbliche amministrazioni. Altri posti, altro potere, stesso blitz”.

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