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“Gravissimo che magistrato di sorveglianza e direttore del carcere non sapessero che stavano mettendo in libertà un serial-killer definito molto pericoloso dalle forze dell’ordine. Questo è il modus operandi con cui si intende liberare le persone che usciranno grazie agli ultimi ddl svuota carceri? Come fa Alfano a dire che non c’è pericolo per i cittadini?

Credo che sia ora di parlare seriamente di responsabilità civile dei magistrati. La vicenda di Angelo Izzo dovrebbe avere insegnato qualcosa. Se il serial-killer ucciderà ancora di chi è la responsabilità? Dello Stato. L’uomo aveva già tentato di evadere in passato ed è quello che possiamo definire un delinquente per tendenza. Inammissibile che direttore del carcere e magistrato di sorveglianza non ne sapessero nulla. Se è così allora c’è qualcosa nel meccanismo che non va e che va immediatamente revisionato. L’uomo è semi-infermo di mente eppure poteva muoversi liberamente senza alcun controllo. E’ come lanciare una bomba tra la folla”.

Lo afferma Barbara Benedettelli, Responsabile Nazionale Area tutela Vittime per Fratelli d’Italia.

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