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“Napolitano afferma che in Italia abbiamo leggi “carcerogene” e chiede al Parlamento di assumersi la responsabilità di un indulto. E le Vittime? Chi si assume la responsabilità verso di loro e verso i cittadini che lo saranno grazie a indultati? Io credo invece che indulto e amnistia, come l’intero attuale sistema della giustizia siano “cancerogeni”. E che se il parlamento si deve prendere una responsabilità, è quella di risolvere il problema del sovraffollamento alla radice e non calpestando le Vittime dei reati e mettendo in pericolo la vita dei liberi cittadini.

Vorrei inoltre precisare che la sentenza pilota Torreggiani ( pilota perché dovrebbe guidare verso una soluzione strutturale) mette per iscritto che indulto e amnistia non sono graditi. Non si sposti dunque la responsabilità di una scelta pericolosa verso la Corte Europea. Un indulto è come una roulette russa per i cittadini, alcuni dei quali saranno vittime di violenze terribili come già accaduto con l’indulto del 2006. Perché per le vittime di quell’indulto e le vittime dei reati le alte cariche dello Stato non hanno parole? Nè si assumono alcuna responsabilità? Perché si vuole fare un indulto invece di mettere in atto gli accordi bi e trilaterali già in essere, per mandare gli stranieri a scontare la pena nel loro paese? Perché non si rende più difficile l’ingresso nel paese per coloro che in patria hanno problemi con la legge e che una volta qui delinquono sapendo che il beneficio supererà la pena? Perché non si mandano i malati gravissimi ai domiciliari o in istituti di cura e i tossicodipendenti nelle comunità di recupero? Perché non si ridistribuisce la popolazione carceraria attivando le carceri finite e inutilizzate e le caserme militari dismesse o attualmente in vendita? Perché non si riforma il sistema premiale che abbiamo ogni giorno la conferma non essere rieducativo? Perché ci volete regalare un indulto per Natale rendendoci meno sicuri, negando giustizia alle vittime dei reati e dando il colpo di grazia a uno Stato nel quale in pochi credono ancora?”. 

E’ quanto dichiara Barbara Benedettelli, responsabile nazionale dell’Area Tutela delle Vittime della Violenza di FdI.

Roma, 4 dicembre 2013

 

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