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«Sull’utilizzo dei contanti mi permetto di suggerire al governo Letta una terza via che potrebbe mettere d’accordo Alfano e Saccomanni: chiedere alla Ue la possibilità di una deroga sull’Iva per poter introdurre una nuova aliquota, non sulla tipologia dei beni ma sui sistema di pagamento, da introdurre per gli acquisti in contanti sopra una certa soglia e contestualmente consentire finalmente di scalare dal reddito le spese effettuate con aliquote normali».

 

 È quanto dichiara il coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia, Guido Crosetto.

 «Per i pagamenti in contante sopra soglia – spiega Crosetto – , senza arrivare a quella del 38% che c’era alcuni anni fa su alcune categorie di beni, si potrebbe ipotizzare il 30% sugli acquisti superiori ai mille euro, utilizzando le maggiori entrate per diminuire le altre aliquote Iva. Chi vorrà pagare in contanti perché i soldi utilizzati per l’acquisto sono frutto di evasione almeno incontrerà un’imposta che, incassata, andrà a beneficio di chi le tasse le paga. Con la situazione odierna, invece, tutto il contante non dichiarato esce dal Paese o rimane fermo in qualche cassaforte. La contestuale norma della deducibilità o detraibilità invece dei pagamenti “degli onesti” darebbe un’ulteriore incentivo alla diffusione di una legalità che dia benefici agli onesti».

Roma, 29 ottobre 2013

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