“Fratelli d’Italia porta in Parlamento la “strana” storia del bando per reperire un esperto esterno di musica voluto dalla Dirigenza del Convitto Nazionale di Arezzo nel maggio del 2012 tramite un’interrogazione che il deputato Fabio Rampelli (FdI) ha rivolto direttamente al Ministro Carrozza”. Lo annunciano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli, Paolo Marcheschi e Marina Staccioli insieme al portavoce aretino del movimento, Carlotta Andrea Buracchi. “Quel che ha sorpreso – affermano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia e la portavoce aretina Buracchi – è che nessuno ad Arezzo, eccetto Lucia Tanti del PDL in Consiglio Provinciale, abbia preso posizione su una vicenda talmente surreale che la stessa Polizia Giudiziaria ha riscontrato inequivocabilmente la presenza di documentazione non veritiera volta a regolarizzare un concorso pubblico. Questo bando, infatti, ha visto il succedersi di tre commissioni tutte in deroga alla norma e sostituite tutte senza revoca con l’ultima delle quali composta da sole due persone, ha visto i punteggi di selezione fissati a curricula già aperti, ha visto la presenza di graduatorie che si succedevano nel tempo. Ma non solo: si è stati anche capaci, sul piano politico, di dare informazioni non veritiere in risposta ad interrogazioni provinciali dicendo che le procedure concorsuali erano state completate il primo ottobre 2012 quando la graduatoria definitiva è stata resa nota solo a fine febbraio 2013 e quindi fino a quella data non era possibile attivare nessun contratto definitivo. A questo punto la domanda è: ma dopo che la stessa Polizia Giudiziaria ha rilevato la presenza di documentazione non veritiera, dopo che molta documentazione tende a dimostrare una condotta poco coerente dal punto di vista amministrativo, dopo che molte procedure sono state conclamate come indiscutibilmente anomale quali posizioni si assumono verso la Dirigenza del Convitto?”. “Al di là di ogni altra considerazione sulle diverse condotte contestate non pare normale che in una Scuola sia possibile che accadano fatti di questo tipo nel silenzio totale di chi dovrebbe svolgere funzioni di controllo o peggio ancora assistendo alla messa di pezze non raramente peggiori dei buchi, ma tutte volte a non dare risposte chiare. Trasparenza vuole che si sappia esattamente come sono andate le cose e come si sono succeduti i fatti. A questo punto aspettiamo dal Ministro Carrozza una risposta precisa partendo da un fatto che non potrà che avere conseguenze: al Convitto Nazionale di Arezzo nell’espletamento di un pubblico concorso si sono accertate violazioni penali a carico della dirigenza per aver emesso due documenti falsificandone la data ed il numero di protocollo nel tentativo di regolarizzare formalmente lo svolgimento di un bando per l’assegnazione di un incarico di esperto esterno di musica. Sta alla Magistratura appurare la presenza o l’assenza di dolo e decidere semmai il rinvio a giudizio della dirigenza per i fatti sopra contestati, ma che questo bando sia stato inficiato fin dall’origine è fuori discussione così come è fuori discussione che amministrativamente siamo dinnanzi a condotte davvero inaccettabili.”, concludono gli esponenti di Fratelli d’Italia.