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In riguardo alla procedura di infrazione verso l’Italia sull’insufficiente implementazione della direttiva 40/2008, che chiede agli Stati di garantire risarcimenti equi e adeguati alle Vittime di crimini violenti, in Italia siamo all’età della pietra. ” Perché adesso nessuno si indigna?” – afferma l’europarlamentare FDI Carlo Fidanza. Da anni le Associazioni di categoria denunciano questa mancanza ad ogni livello politico e sociale. A carico del nostro paese ci sono ben 107 infrazioni aperte.

Qui abbiamo Vittime di serie A e Vittime di serie Z, cosa che, oltre ad essere contraria a quanto richiesto dall’ Unione Europea e dalla stessa Onu, con la Dichiarazione 40/34/29 del 1985, è anticostituzionale. I principi di eguaglianza e di dignità sociale espressi chiaramente nell’art. 3 della Costituzione sono continuamente disattesi. Se il reinserimento in società del reo è un obbligo civile, come molti affermano, anche il reinserimento delle Vittime deve esserlo. E non può esserlo se vengono loro negate, per esempio, le risorse economiche sottratte dal reo e/o dal sistema giudiziario costosissimo. Ci troviamo di fronte al paradosso che, per esempio, una madre alla quale hanno ucciso un figlio si trova a dover vendere i suoi beni per pagare non solo le spese processuali, ma anche il funerale. Ricordiamo inoltre che entro il 16 novembre 2015 l’Italia deve recepire la Direttiva 2012/29/UE in materia di diritti, assistenza e protezione delle Vittime di reato, come figura dall’allegato b della Legge 6 agosto 2013, n 96.

“L’Italia ha due mesi di tempo per adeguare il sistema ed evitare il deferimento alla Corte di giustizia dell’Unione – afferma Barbara Benedettelli – ancora meno rispetto al tempo che ci è stato dato per risolvere il problema del sovraffollamento carcerario. Come mai il Presidente Napolitano non si indigna? Perché non lascia un messaggio alle Camere? E’ arrivato il momento di occuparci della dignità e dei diritti di chi dal reato viene colpito subendo danni a volte irreversibili. Persone che meritano tutela, dignità e rispetto. Fratelli d’Italia ha depositato proposte di legge in merito in cui si chiedono: l’ introduzione dell’articolo 187-bis nel codice penale e altre disposizioni in materia di risarcimento dei danni da parte dello Stato in favore delle vittime di reati; l’inserimento, dopo il quinto comma dell’articolo 111 della Costituzione,di un nuovo comma ai sensi del quale: La vittima del reato e la persona danneggiata dal reato sono tutelate dallo Stato nei modi e nelle forme previsti dalla legge .

Lo dichiarano Barbara Benedettelli, responsabile Nazionale Area Tutela Vittime della Violenza e Carlo Fidanza, Europarlamentare di Fratelli d’Italia – Centro Destra Nazionale Roma, 18 ottobre 2013

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