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«Il governo Letta stravolge i criteri di accesso al Fondo di garanzia per i mutui a favore delle giovani coppie istituito da Ministro della Gioventù e nega definitivamente ai precari la possibilità di acquistare una casa e avere un futuro dignitoso. Quella dell’Esecutivo è una decisione vergognosa e rappresenta l’ennesimo regalo alle banche, che potranno utilizzare i 50 milioni di euro già stanziati per il Fondo e gli ulteriori 60 appena aggiunti per fare esattamente quello che facevano prima, ovvero concedere mutui non ai giovani precari ma solo a chi è ritenuto affidabile in virtù di un contratto stabile, meglio se in una amministrazione pubblica.

Sotto evidente dettatura degli Istituti di credito, il governo ha abolito i due criteri qualificanti del Fondo che il Ministero della Gioventù aveva introdotto per evitare che quelle risorse fossero utilizzate per altre finalità: l’applicazione di un tasso di interesse massimo e il requisito che non più del 50% del reddito complessivo dei richiedenti deve derivare da contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. Sulla base del nuovo decreto ministeriale, i mutui saranno concessi al tasso di mercato e non più ad un tasso agevolato e il fondo non e più riservato ai giovani precari ma potrà essere utilizzato anche a favore di chi ha un contratto dipendente a tempo indeterminato. Con questo scellerato provvedimento, il Governo Letta in totale continuità con il governo Monti conferma di agire a tutela del sistema creditizio e finanziario, anche quando questo avviene a discapito di cittadini e imprese».

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