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Il 68% degli elettori di centrodestra condivide le primarie per la scelta del candidato a sindaco di Firenze ed il 58% vi parteciperebbe. Sarebbero almeno 18 mila coloro che andrebbero a votare il loro candidato alle primarie. Sono i dati principali emersi da un sondaggio dell’Istituto Freni, presentato a Palazzo Vecchio da Fratelli d’Italia e Lega Nord.

 

Tra gli altri dati del sondaggio, si dichiarano interessati a prendere parte alle primarie il 58% degli elettori di centrodestra contro il 75% degli elettori di centrosinistra (schieramento che ovviamente risulta avvantaggiato dall’aver scelto per primo questo strumento di partecipazione). E, si legge nell’analisi del sondaggio, “la scelta del candidato con elezioni primarie aperte risulta condivisa  risulta largamente acquisita all’interno di entrambi gli schieramenti. Peraltro è percepibile presso gli elettori del centrodestra l’esigenza di adeguarsi al modello proposto dal Pd e di disporre quindi di un candidato legittimato e sanzionato dal consenso popolare (invece che calato dall’alto dalla segreteria dei partiti), sul quale possano convergere i voti di tutte le ispirazioni e le componenti dello schieramento”.

Ed è stato Paolo Marcheschi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, a proporre una sorta di ‘election day’ fiorentina per le primarie: uno stesso giorno cioè nel quale celebrare sia le primarie del centrosinistra che le primarie del centrodestra. “Una buona idea”, ha commentato il segretario del Pd Mecacci. E il progetto delle primarie ha raccolto anche l’adesione di Riccardo Migliori, del coordinamento nazionale del Pdl, che ha definito l’iniziativa “una soluzione coraggiosa”, perché “la città ha bisogno di essere coinvolta”.

Firenze, 20 settembre 2013 

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