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“Nel 1994 un dpr del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi offriva linee guida riguardanti l’equa distribuzione tra studenti italiani e studenti immigrati negli istituti scolastici nazionali, per garantire effettivi processi di integrazione culturale e adeguati livelli di istruzione per gli scolari. Le circolari attuative, emanate da ministri di centrosinistra e di centrodestra, hanno sancito una percentuale massima di presenza di bambini stranieri all’interno degli istituti scolastici stabilita nella percentuale del 30%. Ma queste circolari non sempre vengono applicate”.

 

È quanto ha dichiarato oggi alla Camera Fabio Rampelli, vicepresidente dei deputati di Fratelli d’Italia, durante un’interrogazione al ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Maria Chiara Carrozza.

“Oggi abbiamo un incremento esponenziale di bambini stranieri. Eclatanti appaiono i dati relativi ai contesti a forte pressione migratoria: in quelle realtà le scuole con tassi di incidenza da 30 al 40 per cento sono 1.506 nel 2011/2012, quelle con tassi dal 40 al 50 per cento sono 578, mentre quelle con tassi del 50 per cento e oltre sono 415. Queste ultime sono denominate ‘scuole a maggioranza straniera’, cioè dove gli alunni italiani sono in minoranza. Quando c’è deformazione ideologica o incapacità di rispettare queste indicazioni, accade che alcune scuole si trasformano in ghetti, e intorno a questi nascono ghetti urbani dove le famiglie straniere sono la maggioranza assoluta. Tutto ciò non favorisce l’integrazione né lo scambio; gli stranieri si chiudono dentro se stessi, e non c’è alcuna possibilità di arrivare a una concreta integrazione sociale e culturale”, ha concluso Rampelli.

 Roma 7 agosto 2013

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