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“All’interno di una serie infinita di norme e articoli la cui efficacia sarà assolutamente pari a zero, l’unico vero elemento che giustifica l’esistenza di questo decreto è lo slittamento di tre mesi di un punto di crescita dell’Iva, frutto di una necessità propagandistica di questa maggioranza. Si tratta di una truffa che il governo sta cercando di perpetrare ai danni della buona fede dei cittadini italiani”.

 

E’ quanto ha dichiarato oggi alla Camera il deputato di Fratelli d’Italia, Massimo Corsaro, nel corso della discussione sul decreto lavoro-Iva.

“La furia propagandistica del governo si dimentica di segnalare agli italiani che si sta bloccando un aumento d’imposta facendo ricorso a un’altra categoria di imposizione, ovvero aumentando percentualmente la misura dell’acconto d’imposta che i contribuenti saranno chiamati a versare da qui al 30 novembre. In cambio di un mancato incremento dell’Iva, che si genera solo al momento dell’acquisizione di un bene o di un servizio, si aumenta l’acconto d’imposta che dovranno versare tutti. Inoltre, questo capolavoro mette lo Stato in condizione di rendersi debitore nei confronti dei contribuenti, che pagando un acconto d’imposta superiore nel mese di novembre, si troveranno a maggio dell’anno prossimo, quando dovranno redigere la loro dichiarazione d’imposta, in condizioni di avere pagato più tasse di quelle maturate sul reddito prodotto, inferiore all’anno precedente, e di essere a credito. Quindi il gettito d’imposta della prossima primavera sarà minore del previsto e il governo si sta precostituendo l’alibi per arrivare a una manovra aggiuntiva, con nuove tasse, per sostituire quello che gli italiani non potranno dare perché gli è stato tolto in anticipo quest’anno”, ha concluso Corsaro.

Roma, 7 agosto 2013

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