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«Fratelli d’Italia si è interrogata sulla utilità della nascita di questo comitato e dopo un’attenta valutazione ha deciso di votare a favore. In passato abbiamo visto bicamerali, la prima addirittura è nella memoria di pochi.  Poi ci fu quella presieduta da D’Alema. Ma il risultato finora non è mai stato positivo. Non è mai stata cambiata la Costituzione nelle parti che molti ritenevano di doverla cambiare perché risente del clima politico e culturale in cui nacque.

Oggi un Governo che ha una larghissima maggioranza, ci chiede di acconsentire alla nascita di una supercommissione per avere la possibilità di lavorare più speditamente e FdI non è contraria a priori. E non abbiamo critiche particolari da muovere a chi non ritiene che sia questa la strada più opportuna anche se ci sembrano eccessivi alcuni toni di ‘lesa Costituzione’ o di ‘leso Parlamento’.  Ma FdI ritiene che l’obiettivo principale sia di mettere mano alla Costituzione e non di trovare le occasioni per non fare nulla. Certo, io non sono molto ottimista: so che la maggioranza farà più resistenza di quanto saranno vogliosi di ammettere, di fronte alla possibilità di trasformare questa Repubblica in una Repubblica semi-presidenziale, obiettivo principale del mio gruppo per dare ai cittadini la possibilità di eleggere direttamente il capo dello Stato ed eliminare quei fumosi passaggi nelle stanze di partito. Non abbiamo la certezza che questo comitato sia utile ma quello che sappiamo è che con il 138 la scorsa legislatura tutto si impantanò nella commissione Affari costituzionali della Camera. Forse perché ci sarebbe stato il quasi dimezzamento dei parlamentari. L’aspettativa di Fratelli d’Italia è che almeno il Parlamento si possa pronunciare: scegliamo di favorire il cambiamento e di non favorire l’immobilismo».

Lo ha detto il presidente di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa, nel suo intervento in Aula durante la discussione generale sul ddl per le riforme costituzionali.

Roma, 1 agosto 2013

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