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“La protesta dei produttori di sigarette elettroniche è doverosa e obbligata. Il governo dovrebbe spiegare quali siano le reali motivazioni che hanno spinto a uccidere un settore industriale e commerciale che stava nascendo ed offriva prospettive anche di esportazione. Un conto è normare un nuovo settore, un conto è ucciderlo consapevolmente. Non penso sia il tempo nel quale ci si possa permettere di perdere anche un solo posto di lavoro per colpa di una legge. In questo caso se ne giocano molti di più. E non penso che la norma porti neppure vantaggi a chi vende sigarette perché chi fuma, come me, continua a farlo mentre chi vuole smettere troverà altre strade. Forse sarebbe opportuno un approccio meno “ideologico” e più pragmatico”.

Lo dichiara Guido Crosetto, coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia.

Roma, 23 luglio 2013

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